domenica 16 dicembre 2018

La sintesi finale

Nella creazione di questo blog ho analizzato i colori a tempera nei diversi ambiti che vengono rappresentati, cercando di trovare curiosità riguardanti il passato di questo particolare oggetto, individuando i punti fondamentali della sua evoluzione, ma anche le sue possibili applicazioni nella vita reale.
Sono partito dal nome dell'oggetto in questione individuandone i nomi nelle altre lingue e spiegandone l'etimologia.
Abbiamo visto che i colori a tempera sono un particolare tipo di colori che vengono utilizzati in una tecnica pittorica, nella quale sono sciolti in acqua. Sono stati riportati all'interno degli articoli del blog i tipi di sostanze e materiali che li compongono e il modo in cui vengono mescolate per realizzarli che in particolare risutano essere pigmenti di origine animale o vegetale, con aggiunta di uovo, amidi e altri elementi leganti.
Essendo un oggetto commerciale ho individuato i cataloghi in cui questo viene rappresentato, includendo anche qualche reperto delle epoche passate. Il pubblico a cui si rivolge la vendita di questo oggetto include sia i bambini, che lo utilizzano a scopo ricreativo e ludico, sia i pittori professionisti che fanno di questa passione il loro lavoro. A tale scopo sono stati infatti riportati degli esempi di pubblicità riguardanti la sponsorizzazione di questo prodotto da parte delle varie case produttrici.
Il percorso tracciato comprende anche l'individuazione dei colori  all'interno di vari ambiti come quello della letteratura e delle arti figurative. In particolare nel primo non potevo non riportare l'opera di Johann Wolfgang Von Goethe "La Teoria dei colori", mentre per quanto riguarda il secondo ho voluto rappresentare un autoritratto del grande Vincent Van Gogh, in cui il pittore raffigura egli stesso mentre ne fa uso per dipingere.
Successivamente ho analizzato l'industria relativa a questi tipi di colore incentrandomi sulle diverse aziende che da generazioni concorrono alla produzione e alla commercializzazione degli stessi,  riportando informazioni relative alla loro storia ed evoluzione. In particolare sono state viste  e la FILA Group e la Fratelli Maimeri.
Riguardo i protagonisti storici legati al mondo della produzione della tempera, ho ritenuto importante citare e descrivere l'operato di Alfons Ludwig von Pereira-Arnstein sia a livello storico che sociale, in quanto di notevole spessore.
Infine mi sono cimentato nell'individuare la presenza dei colori a tempera all'interno di contesti e ambiti particolari quali quello dei francobolli e della musica, e di risalire a simboli e numeri ad essi legati. il mio operato è stato pero' anche rivolto ad esplorare altre categorie come il mondo dei fumetti, del design , della  cultura popolare.

giovedì 29 novembre 2018

La cosa sui francobolli



The Stamp Show 2000-Londra




                                         

Spagna-1977





sabato 24 novembre 2018

ABC

A: Artista (utilizzatore dei colori a tempera)
B: Bottega (luogo dove dipinge il pittore)
C: Crayola (una marca di colori a tempera)
D: Deco (una marca di colori a tempera)
E: Effetti (effetti cromatici ottenuti coi colori a tempera)
F: Fila (casa produttrice colori a tempera)
G: Giotto (una marca di colori a tempera)
H: Hobby (la pittura tramite l'utilizzo dei colori a tempera puo' essere considerata un hobby)
I: Infanzia (nell'infanzia si inizia ad utilizzare per gioco i colori a tempera)
L: Luce (la luce gioca un ruolo fondamentale nella distinzione dei colori)
M: Maimeri (industria produttrice di colori a tempera)
N: Natura (spesso la natura e' l'oggetto dei quadri dipinti coi colori a tempera)
O: Occhio (organo che ci permette di ammirare i colori)
P: Pigmenti (sostanze utilizzate nella preparazione dei colori a tempera)
Q: Quadro (realizzato con i colori a tempera)
R: Royal & Langnickel (una marca di colori a tempera)
S: Schizzi (di colore)
T: Tavolozza (oggetto utilizzato per posizionare i colori a tempera)
U: Uovo (viene utilizzato nella produzione dei colori a tempera)
V: Van gogh (noto artista che impiegava frequentemente i colori a tempera nella sua pittura)
Z: Zecca (industria produttrice colori a tempera)

giovedì 22 novembre 2018

Le Industrie dei colori a tempera

F.I.L.A Group
La FILA Group e' un gruppo di aziende e marchi legati alla produzione di colori a tempera, ma in generale di prodotti di cancelleria
La nascita di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini risale al 1920. In quasi un secolo di storia, una combinazione di grandi intuizioni, passione per la creatività e impegno, ha dato vita ad uno dei primi gruppi mondiali dedicati all’espressione creativa, con decine di marchi e migliaia di prodotti nei mercati di ogni continente.


MAIMERI

Nel 1923 vide la luce una delle prime fabbriche italiane di colori e vernici per Belle Arti: la Fratelli Maimeri. La sua fondazione derivò dall’'incontro degli interessi artistici e tecnici del pittore Gianni Maimeri  e le conoscenze chimiche del fratello Carlo. Il progetto era creare una fabbrica di colori, che, tramandatoa alle generazioni successive della famiglia, ancora oggi offre la commercializzazione di prodotti per artisti, in particolare colori a tempera professionali. Nella storia dell'azienda è contenuta l'evoluzione temporale delle tecniche riguardanti la produzione dei colori, che hanno portato alla nascita di nuove tipologie di questi ultimi.

Nel 2014 il Gruppo Fila e Maimeri, hanno dato vita ad un ambizioso progetto teso a offrire prospettive di crescita internazionale, garantendo la continuità di tutti i valori che fin dall’origine identificano il marchio Maimeri: legame arte e industria, qualità, Made in Italy.

Il protagonista

Fra tutti gli operatori legati al mondo della produzione della tempera il barone austriaco Alfons Ludwig von Pereira-Arnstein fu il personaggio che acquisì maggiore popolarità, nonché uno dei più controversi.
Pereira era un diplomatico, che in forza della sua professione visse a lungo a Roma, poi a Stoccarda (sede del Granducato del Wüttenberg) e poi di nuovo a Vienna. La sua reale passione era però quella della ricostruzione delle tecniche pittoriche a tempera, che sfociò nella produzione industriale di una serie di strumenti ad uso e consumo degli artisti che prese il nome di ‘Sistema Pereira’, e che andava dalle imprimiture delle tele fino all’applicazione di vernici protettive.


In realtà a rendere famoso Pereira fu un’accorta e impeccabile campagna di promozione (e di autopromozione) dei propri prodotti. Il barone si presentava innanzi tutto come una figura slegata dalle grandi imprese manifatturiere che producevano i colori industrialmente (anche se anch’egli, di fatto, su questo tipo di produzione fece le sue fortune). Pereira si dichiarava “dalla parte degli artisti” contro ogni tentativo di adulterazione dei pigmenti da parte degli industriali (una leggenda popolare di cui correva voce negli ambienti artistici). 

La produzione dei prodotti Pereira si può idealmente suddividere in due periodi: dal 1891 al 1897 prima, e dal 1897 poi. In una prima fase il barone presentò tempere che non erano emulsioni: Pereira era assolutamente contrario all’uso dell’olio e riteneva che la stessa invenzione dei colori ad olio da parte dei Van Eyck non fosse altro che la sovrapposizione finale di uno strato di smalti oleosi su quadri lavorati a tempera. Il che in qualche modo spiega perché il Sistema Pereira, nella sostanza, risultasse dalla sequenza di due fasi ben divise: da un lato la pittura vera e propri, coi pigmenti venduti in tubetti separati e unanimemente ritenuti di ottima qualità e dall’altro una serie di veicoli liquidi che andavano mescolati ai pigmenti secondo una procedura di non facile esecuzione. 

Poco prima della commercializzazione dei suoi prodotti Pereira cominciò ad avvicinare alcuni fra gli artisti più in vista nel panorama europeo, muovendosi soprattutto fra Parigi e Monaco. Chiese a tutti di provare le sue tempere, spiegò in che maniera farlo, riuscì a farsi fare saggi di opere da mostrare ed esibire, raccolse e pubblicò i pareri positivi dei pittori più entusiasti cassando sistematicamente quelli negativi. Nel giugno del 1891 presentò il suo sistema in una seduta straordinaria della Società degli Artisti di Francia a Parigi; poi portò con sé le opere eseguite a Parigi dagli artisti francesi e le espose a Stoccarda. L’anno dopo, servendosi delle sue conoscenze diplomatiche, tenne un nuovo incontro a Parigi allargato agli artisti dell’associazione di belle arti dell’Impero austro-ungarico. 

Il sistema Pereira, insomma, deflagrò come una bomba nel mondo artistico europeo.

lunedì 19 novembre 2018

La scienza


In una scuola secondaria di secondo grado viene descritto un metodo di insegnamento, mirato a colmare la mancanza degli studenti nel riconoscere e distinguere in modo adeguato i colori, attraverso l'utilizzo e la mescolanza dei colori a tempera. Questi infatti permettono secondo gli studiosi di poter aiutare i ragazzi a prendere una maggiore padronanza nel riconoscere le varietà di colore al giorno d'oggi riconosciute.

La sintesi finale

Nella creazione di questo blog ho analizzato i colori a tempera nei diversi ambiti che vengono rappresentati, cercando di trovare curiosità...